La differenza fra Problemi, Studi e il resto.
Spesso il giocatore di scacchi si ritrova davanti a una pagina di rivista con un bel gruppo di diagrammi, senza sapere precisamente cosa siano. Con questo articolo spero di riuscire a rendere evidente le differenze fra ciò che viene presentato in quelle pagine.
I diagrammi possono rappresentare 5 cose differenti: 1.Finale di partita, 2.Studio, 3.una via di mezzo fra finale e studio, 4.Combinazione (solitamente di medio gioco), 5.Problema.
I punti 2, 3, 5 sono creazioni artistiche dovute alla volontà del compositore; i punti 1 e 4 provengono da partite giocate.
Uno Studio è una posizione legale ma poco probabile che si verifichi in partita. Gli studi talvolta sconfinano nei Finali di partita, quindi in quei casi la differenza è così sottile che è difficile rendersi conto a quale categoria appartiene la posizione che ci viene presentata. Ma facciamo qualche esempio per chiarirci le idee.
Finale di partita
Chiavetta-Garofalo, corrispondenza 1986
Tipica posizione di vera partita; mossa al nero: 42... e4 43.Axh5 Axh5 44.Txh5 e3 45.Tg4 Te4 46.Rc1! e2+ 47.Txf4+ Txf4 48.Rd2 Te4 49.Re1 Re6 50.Tg5 Txh4 51.Rxe2 Tc4 52.Rd3 Tc5 53.Tg4 Rf5 54.Td4 b5 55.c4?! bxc4+ 56.Txc4 Txc4 57.Rxc4 Re4 58.Rc3 Re3 59.Rb2 f5 0–1
Un finale semplice.
Studio
Gerhard Josten - Best Problems 2003
bianco muove e patta, simbolo: =
Traggo questo lavoro dall'unica rivista italiana interamente dedicata a Problemi e Studi. Come vedete è una posizione alquanto stramba, chiaramente inventata da un compositore. Risolve 1.d8D+ Txd8 2.dxe7 Txd5+ se 2...Td7 3.Dxf6 Txd5+ 4.Rb4 Tb5+ 5.Rc3 Tc5+ 6.Rb4=; 2...Tdh8 3.De6 Ae4 4.Dc6+ =; 3.Dxd5+ Cxd5 4.e8D+ Axe8 stallo!
Questo studio finisce con lo stallo, ma non tutti sono così; spesso finiscono con una posizione teorica, vinta o patta che sia, rientrando nella teoria dei finali. Oppure possono finire col matto!
Una posizione intermedia fra finale di partita e Studio è la seguente, tratta dal libro "Finali di scacchi" di N. D. Grigorjev:
1.Te1+ Rd6 2.Th1 h5 3.gxh5 gxh5 4.Txh5 Cc7 5.Th6+ Ce6+ 6.Re4 Rd7 7.Rd5 1–0
Si tratta, presumo, di una posizione inventata dallo stesso Grigorjev, ma potrebbe anche essere una posizione che egli vide in una partita. Non abbiamo modo di saperlo osservando il diagramma.
Combinazione
Le combinazioni possono essere semplici o complesse, mirano al matto o al guadagno netto di materiale, dopo di che c'è l'abbandono. Anche la posizione qui sopra avvenne durante una partita per corrispondenza (Perez-Garofalo 1986) e il nero mosse 21...Txd1+! 22.Rxd1 Td8+ 23.Ad2 Dxb2 24.Tc1 Dc3 25.De2 Axe2+ 26.Rxe2 Txd2+ 27.Rf1 Txf2+ 28.Rg1 Dg3# 0–1
Problema
Il problema è una "creatura" molto più complessa. I problemi hanno una condizione: la più classica (ma non l'unica!) è #2, ovvero bianco muove e matta in due mosse. Si riconosce subito per una, spesso, enorme disparità di materiale a favore del bianco, la quale però viene limitata dalla condizione di dover mattare in due sole mosse, e per una disposizione dei pezzi ancor più stramba di quella degli studi. La prima mossa, risolutiva, quasi mai è una cattura di pezzo nero (sono però ammesse catture dei pedoni). Ecco un esempio alquanto banale, giusto per non complicare questo articolo esplicativo.
A. Garofalo (XVIII Torneo Tematico "Scacchi e Scienze Applicate", 2002)
#2
Come vedete il bianco può catturare impunemente il Cb2 o la Tb7, ma ciò non porta al matto in 2 mosse, porta "solo" a una normale vittoria, ma questo è un Problema, non una partita!
Prima di proseguire, provate a risolvere il Problema per conto vostro.
Ci siete riusciti?
Il più delle volte la prima mossa del Problema (ovvero la "chiave") crea una minaccia, qualche volta non la crea, ma dato che il nero è costretto a muovere il bianco ne può approfittare e matta. Questo è uno di quei casi. La chiave 1.e5! sembra una mossa così sciocca scacchisticamente parlando, eppure è l'unica che risolve il problema in due sole mosse.
Tiriamo le somme. I Problemi di scacchi sono opere d'arte del tutto avulse dalla partita, anche se devono essere posizioni legali; gli Studi hanno affinità coi finali di partita pur essendo anch'essi opere d'arte; le combinazioni le conoscete per averle fatte o magari subite (!), i finali sono... da studiare, perché, per quanto ne so, pochi sanno giocarli (almeno a livelli elo medio-bassi). Spero che confrontando fra loro queste 5 posizioni possiate riuscire a distinguere, da ora in poi, cosa sono quei diagrammi che talvolta vedete sulle riviste o in internet.
A. Garofalo